mercoledì 24 giugno 2020

La lite fra il Granchio e la Scimmia - Giramondo - Fiabe in rima dal globo terrestre

 










In quel tempo lontano ma non molto distante,

il granchio e la scimmia ne combinavano tante
e per celebrare la loro amicizia,
diedero un calcio alla loro pigrizia.
Un grosso macigno poteva bastare
per essere banco su cui cucinare
bacche, semi e farine da impastare

raccolsero al bosco tante provviste

e in un battibaleno furon profumate delizie:
dolcetti fragranti tutti dorati
con ripieno di frutti prelibati.


Però mentre il granchietto era distratto

l' amica rubò i dolci con abile scatto,
sul ramo di un albero si arrampicò
e per fargli dispetto la lingua cacciò.


U
no ad uno i dolcetti mangiò:
“Hmmmm che gusto e che profumo,
questo ripieno di certo è il più buono”.

Così ripeteva il primate beffardo
mentre il crostaceo le dava uno sguardo,

così il piccoletto conoscendo quel birbante,
gli raccontò una cosa assai interessante:





"Sai cosa rende i dolci più buoni?
L'aroma fresco di quei limoni,
prova a poggiarli su quel ramo in alto,
ti basterà fare solo un brevissimo salto”.

La scimmia golosa, alle parole del granchio,
gettò il sacco dei dolci con grande slancio,
ma caddero in terra senza arrivare
sul ramo dove li voleva poggiare.

Così il crostaceo veloce li prese
e nella sua tana presto discese,
la scimmia lo vide e incredula tacque,
Quel gesto scaltro non certo le piacque!

Ora il piccolo amico prendeva a sbeffeggiare

e dal buco nella sabbia si sentiva gridare:

“Questo è il più buono da degustare!

Che aroma e che sapore prelibato,

una festa in trionfo per il mio palato”.




"Non posso credere che tu mi abbia fregata
sono io il capo astuto di ogni bravata!
Esci allo scoperto fai il bravo granchietto,
prometto che divideremo ogni dolcetto”.

Mentre blaterava un po' desolata
la scimmietta in volto si era incupita.

Sull'uscio della tana si mise seduta,

aspettando lo stimolo tutta concentrata.

Gli uccelli sugli alberi guardavano la scena

nessuno comprese cosa facesse la scimmia scema.

Fuori non si sentiva alcun rumore

ma nella tana si avvertì un gran fetore,

tutto all'interno si oscurò

e il primate di far la cacca nella tana minacciò.

Il crostaceo lesto con le sue chele

corse in cima a pizzicarle il sedere.


Da questo giorno dappertutto si narra

del perché ogni scimmia abbia la schiena glabra.

In oltre si dice che il pelo strappato

sulle chele dei granchi si sia per sempre attaccato.




"Larga la foglia, stretta la via dite la vostra che io ho detto la mia"





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