Da una ripida montagna
scese giù per la campagna
Una villa vecchia adocchiò,
ed al cancello si acquattò.
Pensò subito la furbona:
“da qui vien fuori carne buona”.
Ma ad un tratto udì le urla
di un bambino nella culla.
La voce della mamma
lo pregava far la nanna:
"Fa silenzio mio bambino
o della tigre sarai spuntino.
Sono giorni che non
dormi,
lacrime, calci e strilli enormi”
e mentre al grembo lo cullava,
fuori il felino gongolava.
“Orsù mangia questo fruttino
e rilassa il tuo bel visino".
Così dicendo questa mamma
per placare il melodramma
diede un kaki al pargoletto
che si zittì tutt'a un tratto.
L' astuta tigre in gran fermento
restò basita dall'evento:
“Questo kaki è un mostro arguto
il pianto subito ha taciuto”.
grosso feroce con grandi fauci
lo sento, non ha lasciato reduci,
sarà brutto come la
morte!
Mi toccherà scappare forte!
Così dicendo sì
incamminò
e sui suoi monti ritornò.
"Larga la foglia, stretta la via dite la vostra che io ho detto la mia"
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